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REGIONI DEL VINO IN PORTOGALLO

Informazioni e curiosità sulle regioni del vino con denominazione di origine protetta (DOP)

ll Portogallo è una delle regioni al mondo che presenta le condizioni più adatte per la crescita e lo sviluppo della Vitis vinifera, l’uva da cui viene utilizzata per produrre il Vino. E’ uno dei paesi più piccoli d’ Europa ma tra i più ricchi e variegati quando si parla di cultura vinicola. Secondo i dati dell’Istituto del Vino, il Paese riserva circa 180 mila ettari del suo territorio alla coltivazione del vino. Nel 2014 ha raggiunto i 6.238 mila ettolitri di prodotto. Possiede circa 250 varietà di uva frutto della sua flora nativa, vitigni autoctoni tipici del territoria portoghese. Rispettando i forti legami del Paese con le proprie tradizioni, gran parte della produzione vinicola è ottenuta utilizzando queste uve esclusive, il che conferisce una forte personalità ed escusività alle etichette nazionali. Tutti questi fattori rendono il Portogallo uno dei maggior esponenti nel settore vinicolo a livello mondiale la cui produzione. Oltre a soddisfare la vasta richiesta del mercato interno, i vini portoghesi sono apprezzati ed esportati ovunque. Oggi, ci sono 14 aree di Indicazione Geografica Protetta (IGP) al cui interno sono presenti 31 denominazioni di origine protetta (DOP). Ognuna di queste regioni si contrattistingue per una propria tipicità di coltivazione e delle varietà di uva utilizzate per la produzione. Tali caratteristiche rappresentano le specificità del territorio e devono essere rispettate con rigore perchè il vino prodotto possa mantenere la certificazione DOP.

Regioni del vino in Portogallo

MINHO - IGP VINHO VERDE - 1 DOP

La regione del Minho è la più grande regione vinicola del nord-ovest del Portogallo, caratterizzata da un clima freddo e piovoso. Le viti sono piantate in un terreno fertile prevalentemente di granito, separato da fiumi che scorrono dalle montagne e sfociano nell’oceano, costeggiato da spiagge dorate dove il surf è una pratica
comune. Nella vasta distesa del nord-ovest del Portogallo, una coltre di vegetazione lussureggiante si estende sulle aspre vette delle montagne, coprendo le valli interne mentre ci si sposta verso il mare. Da Melgaço a Vale de Cambra, da Esposende alle montagne granitiche di Basto, il rilievo è ricco di pendii dove città e paesi,
qua e là, interrompono la vegetazione. Fu in questa terra, densamente popolata e con terreni fertili che nacque il Vinho Verde. Da questa regione unica e dai suoi vitigni autoctoni viene confezionato un vino bianco incomparabile. Leggero, fresco, giovane e deliziosamente aromatico, è adatto a tutti i tipi di pasti. Al di fuori del
Portogallo è più comune trovare vino bianco verde, ma in Portogallo è possibile trovare la varietà rosso o rosato. Tra gli abitanti della regione e nei ristoranti tradizionali locali, la varietà rosata è la più apprezzata, in quanto si combina molto bene con le sarde arrosto tipiche della zona. Il Vinho Verde può anche essere frizzante.
DOP: Vinho Verde

TRÁS-OS-MONTES - IGP TRASMONTANO - 1 VINO DOP

Nel remoto nord-est del Portogallo, tagliato dalla costa da una catena montuosa, Trás-os-Montes è un territorio selvaggio. Si trova nella parte più alta del paese, con un terreno povero di sostanze nutritive, caratterizzato da granito e scisto. L’estremo clima continentale, con altitudini che vanno dai 350 ai 700 metri, si presenta
secco in estate e con temperature che spesso scendono sotto lo zero durante l’inverno. Per giungere in questa zona, sicuramente ci saranno vette e montagne da attraversare. In effetti, Trás-os-Montes significa “oltre le montagne”. E una volta superate queste barriere, si può ammirare una delle regioni più belle del Portogallo.
Lo scenario cambia costantemente abbagliando con un mosaico multicolore, composto da ulivi grigio-verdi, viti verdi brillanti e infine alberi da frutta e mandorli. Le pendenze variano costantemente, ma predominano i terreni dove troviamo principalmente i vigneti centenari. Il clima è più freddo a nord ed estremamente caldo a sud.
I vini rossi prodotti in luoghi più caldi possono essere robusti, ma ci sono anche spumanti bianchi, secchi e aromatici e di alta qualità. Tutti i prodotti concepiti in quest’area, hanno un numero infinito di stili influenzati dai diversi microclimi coesistenti nelle stesso territorio.
In tutta questa regione nord-orientale, viene prodotto il vino regionale Transmontano, e qui ci sono anche tre demarcazioni DOC della regione di Trás-os-Montes:
– Planalto Mirandês, ad alto livello, questo remoto altopiano ad est, è dove il fiume Douro scorre lungo il confine con la Spagna, prima di entrare nella regione del Douro, a sud.
– Valpaços, al centro della regione, è un altopiano montuoso attraversato da numerosi corsi d’acqua e fiumi, tra cui il fiume Tua.
– Chaves, Al confine con la Spagna a nord, dove i vigneti sono disposti sulle pendici delle piccole valli, correndo verso la valle principale del fiume Tâmega, famosa per le sue acque termali.
DOP: Trás-os-Montes

DOURO - IGP DURIENSE - 2 VINI DOP

La regione di Porto era nota per essere la culla del vino Porto, ma oggi, insieme al Douro, è anche famosa in tutto il mondo per i suoi eccellenti vini rossi e bianchi. Questo territorio pullula di pendii che precipitano verso il fiume Douro e si perdono all’orizzonte in strette strade.I vigneti sono riscaldati al sole su un terreno di puro
scisto e granito, perfetti per la maturazione delle viti e per la produzione di vini. Questa bellissima e selvaggia parte nord del Portogallo, offre condizioni straordinarie per le uve da vino, ma allo stesso tempo rendono la vita complicata per i viticoltori. Infatti la coltivazione in questa regione è molto difficoltosa, dovuta alla
conformazione del terreno. Le viti sono radicate, sepolte tra gli strati di rocce e bisognose di acqua che è sempre limitata. Oggi gli esperti di vino di tutto il mondo, riconoscono che la regione offre anche le condizioni ideali per produrre vini non classificati di altissima qualità, sia rossi che bianchi. I produttori creano vini
impressionanti e ben distinti, classificati tra i più intensi e complessi del Portogallo. Una moltitudine di vitigni si trovano nella stessa regione e alcuni, sono formati da un tradizionale mix di varietà di uva. Ci sono viticoltori che vedono questa multiculturalità come la chiave per la qualità superiore dei loro vini, tuttavia altri
sostengono che i migliori vitigni per i vini non fortificati, siano tre. Touriga Nacional, Touriga Franca e Tinta Roriz, varietà base per la produzione di vino di Porto. Molti sono ancora a favore dell’uso della varietà Sousão o Vinhão, che offre un’acidità caratteristica e gradita.
La regione centrale del Douro con la sua ambientazione tradizionale è ancora conservata come patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO. Contraddistinta da vecchi vigneti e delimitata da strette terrazze con muri in pietra. Su dolci pendii, vengono piantati vigneti moderni, eliminando completamente la necessità di messa a
terra. Per quanto riguarda gli impianti di produzione, sono stati implementati importanti cambiamenti nel processo di vinificazione, con una completa modernizzazione delle sue strutture. La Valle del Douro è probabilmente, una delle regioni vinicole più importanti al mondo che conserva ancora il tradizionale torchio a vite, metodo
di pigiatura delle uve con i piedi. Questa tecnica prevede che l’uva venga fatta fermentare in vasche rettangolari basse e aperte, di dimensioni variabili, molto spesso di pietra come il granito, chiamata lagares. Come prevedibile la modernizzazione degli ultimi anni, ha sostituito questa antica tradizione con l’introduzione di presse
robotizzate, progettate per simulare l’azione regolare del piede umano. La regione del Douro è divisa in tre subregioni geografiche: Baixo Corgo, Cima Corgo e Douro Superior. L’area più occidentale, Baixo Corgo, è la più fertile, fredda e piovosa, protetta dall’influenza marina della Serra do Marão. Si dedica alla produzione di vini
leggermente più leggeri. La Cima Corgo, è il cuore della produzione del Porto Fino e anche l’esponente mondiale di alcuni dei migliori vini non fortificati. A est, verso il confine con la Spagna, il Douro Superior è selvaggio e isolato. Questo territorio è soggetto a climi estremi, inverni molto freddi ed estati molto calde, che
impongono una scarsa attività vinicola. Tuttavia negli ultimi anni, i produttori hanno iniziato a comprendere il potenziale non sfruttato della regione, attuando cambiamenti strutturali. Anche con una maggior intensificazione della coltura, persiste una grande difficoltà nella gestione di queste terre, infatti solo il 17% del territorio è utilizzato per la viticoltura.
DOP: Porto, Douro

TÁVORA-VAROSA - IGP TERRAS DE CISTER - 1 DOP

La più piccola regione vinicola del Portogallo, Távora-Varosa confina con il Douro a nord e con il Dão a sud, due delle regioni vinicole più famose del paese. I monaci cistercensi, che costruirono monasteri e chiese nel mezzo dei vigneti, iniziarono producendo vini nella zona che oggi sono chiamati Távora-Varosa DOC. Da qui
deriva la denominazione Terras de Cister. Molti viticoltori sono fornitori di uve spumanti per grandi aziende internazionali, vicino alla regione del Douro e altri posseggono un’azienda nazionale. C’è anche un’altra selezione di vini rossi e bianchi, ma ad eccezione degli spumanti, la maggior parte dei vini DOC Távora-Varosa sono
ancora destinati ad un consumo locale. La regione si trova nelle montagne tra i fiumi Paiva e Távora. La maggior parte della popolazione vive di agricoltura: vigneti, mais, patate e mele.
Gli inverni sono freddi e umidi, mentre le estati sono calde e secche. La topografia crea complicazioni per i vigneti che si trovano ad un’altitudine media di 550 m sopra il livello del mare. I terreni di granito e scisti, rendendo molto più difficile la maturazione delle uve rispetto a quelle coltivazioni che sono vicine al Douro, ma grazie
alle fredde temperature notturne preservano il potenziale di queste eccellenti uve fruttate. Le influenze del freddo predominante di questa regione, sono perfette per la coltivazione di uva da spumante. Circa la metà dei vigneti più antichi sono la Malvasia Fina, ma per un secolo o più, Távora-Varosa ha coltivato importanti
piantagioni di Chardonnay e Pinot Nero. I vitigni predominanti, tuttavia, sono Bical, Cerceal, Fernão Pires, Gouveio e la Malvasia Fina nei bianchi. Per i rossi invece sono utilezzate il Tinta Barroca, Tinta Roriz, Touriga Franca e Touriga Nacional.
DOP: Távora-Varosa

DÃO - IGP TERRAS DO DÃO - 2 VINI DOP

Il Dão è circondato da montagne in tutte direzioni ed è caratterizzato da terreni di granito molto poveri. I suoi vigneti si spargono tra i pini a diverse quote di altezza, che si tratti di un migliaio di metri sopra il mare della Serra di Estrela fino a duecento metri delle aree inferiori.Le montagne condizionano il clima della regione, riparando i vigneti sia dall’influenza diretta del clima continentale che dall’influenza marittima. Tra le varietà di uva bianche, oltre all’Encruzado, spiccano le varietà Bical, Cercial, Malvasia Fina, Rabo de Ovelha e Verdelho. Nei vitigni a bacca rossa, oltre alla tradizionale Touriga Nacional, Alfrocheiro, Jaen e Tinta Roriz, si può trovare anche una piccola coltivazione di Baga, Bastardo e Tinta Pinheira. Arinto, Cerceal, Dona Branca, Esgana Cão e Rabo de Ovelha prosperano nei vitigni bianchi, i rossi dominati dai vitigni Amaral e Jaen. Qui viene prodotto il vino in stile Lafões. Lafões è una piccola regione di transizione, incastrata tra il Dão e Vinho Verde, attraversata dal fiume Vouga. Di norma, i vini di Lafões mostrano un’acidità che lo rende peculiare nel suo genere , simile allo stile della confinante regione Vinho Verde.
DOP: Lafões, Dão

BAIRRADA - IGP BEIRA ATLÂNTICO - 1 VINO DOP

La regione pianeggiante che si estende su una fascia costiera a ovest, ha una grande influenza marittima, con abbondanti piogge e temperature miti tutto l’anno. I terreni di Bairrada sono divisi tra argilla calcarea e strisce sabbiose. Bairrada è stata una delle prime regioni portoghesi a sperimentare la coltura delle uve da
spumante, un genere che rimane il favorito della regione. Il clima fresco e umido favorisce la sua preparazione, fornendo uva ad alta acidità e bassa gradazione alcolica. Nella regione coesistono due filosofie distinte: quelle per i cosiddetti vini classici, prodotti principalmente dalla varietà Baga, che contrastano i nuovi vini della
regione che si basano su altri di origine nazionale e internazionale, tra cui Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Noir e Syrah. Il vitigno predominante dell’uva bianca è Fernão Pires, seguito da Arinto, Bical, Cercial e Rabo de Ovelha. Tra i rossi domina Baga, accompagnato dalle varietà Alfrocheiro, Tinta Pinheira e
Touriga Nacional.
DOP: Bairrada

BEIRA INTERIOR - IGP TERRAS DA BEIRA - 1 VINO DOP

È la regione più montuosa del Portogallo, dove si trovano alcune delle montagne più alte del paese. Il clima ha una forte influenza continentale, con estreme variazioni di temperatura, estati brevi, calde e secche e inverni prolungati e molto freddi. I terreni sono per lo più granitici, con piccole sezioni di scisto e sebbene non
comuni, alcune estensioni sabbiose. Beira Interior è divisa in tre subregioni: Castelo Rodrigo, Pinhel e Cova da Beira. I primi due, nonostante siano separati da catene montuose, condividono le caratteristiche di microclimi simili. L’unica differenza notevole la presenta la Cova da Beira. I vitigni di uva bianca predominanti sono:
l’Arinto, la Fonte Cal, la Malvasia Fina, il Rabo de Ovelha e la Síria, mentre prevalgono nei rossi Bastardo, Marufo, Rufete, Tinta Roriz e Touriga Nacional.
DOP: Beira Interior

TEJO - IGP DO TEJO - 1 VINO DOP

La regione del Tejo, Tago in italiano, divide il suo spazio equamente tra le aree denominate DOC e quelle chiamate del Vino Regionale (Vinho Regional). La coltivazione avviene su entrambi i lati dell’omonimo fiume, che scorre uniformemente nella direzione sud-ovest, fino a raggiungere Lisbona. Con distese di prati meravigliosi e
pianeggianti, divisi dall’imponente Tejo, la regione è bagnata in gran parte dal corso di questo famoso fiume. Allontanandosi del Tejo il territorio diventa più montuoso e più secco, colmo di uliveti, frutteti e chiaramente di vigneti.
Negli ultimi anni, nuove piantagioni si sono concentrate in aree soprelevate, intente più alla qualità rispetto alla quantità. Le due zone montuose sono Charneca e Bairro. La Charneca si trova a sud-est del fiume e confina con la regione dell’Alentejo. Qui il clima è più caldo e secco rispetto al resto della regione e la terra è
sabbiosa. A nord e ad ovest del fiume, gli altopiani sono conosciuti con l’appellativo di Bairro. I terreni del Bairro sono principalmente fatti di argilla e pietra calcarea, con un’estensione di scisto vicino alla piccola città medievale di Tomar.
Alcuni vigneti nella regione del Tejo crescono a Lezíria, su fertili pianure alluvionali dove il clima è mitigato dal fiume. È necessario un grande sforzo per produrre vini pregiati in queste condizioni, in particolare praticando una potatura costante, evitando così i grappoli in eccesso. La maggior parte dei viticoltori consegna i propri
raccolti alle cooperative di produttori e il vino che producono è morbido e facile da bere. La maggior parte è composta da vini rossi fruttati o rosati. I bianchi confezionati, sono aromatici e adatti ad un consumo quotidiano con i pasti. Poiché è una regione considerata non adatta alla viticoltura, alcuni dei vecchi vigneti sono stati
sostituiti da altri tipi di colture, come meloni, fragole, pomodori, cereali, verdure e frutta, che si adattano molto meglio alle caratteristiche di queste terre fluviali.
DOP: Tejo

LISBOA - IGP LISBOA - 9 VINI DOP

La regione vinicola di Lisbona fino a poco tempo fa era conosciuta come la regione Estremadura. I vini prodotti qui, per la maggior parte, appartengono a cooperative, con una grande varietà di stili e qualità. Questa regione in cui il vino regionale Lisboa è predominante, offre anche nove DOC (Denominazioni di Origine) di cui una
specifica per il brandy. In prossimità del mare si estendono grandi ettari di vigneti. la regione di Carcavelos, molto famosa per i suoi vini dolci, ha purtroppo sacrificato la maggior parte dei suoi vigneti per lasciare il posto alle nuove costruzioni di edifici. Colares, che si trova vicino Cascais, produce su dune di sabbia protette da
frangivento. Anche qui ci sono sempre meno vigneti ma i vini che vengono prodotti ancora, hanno un’elevata acidità che necessita un invecchiamento molto lungo. L’uva principale è il tannico di Ramisco, difficilmente riscontrabile oggi in altre regioni. DOC Bucelas è la terza più piccola subregione e ha una lunga storia nella
produzione di vino. La regione è cresciuta negli ultimi anni ed è diventata più famosa grazie al miglioramento della qualità dei suoi prodotti, in particolare i bianchi, considerati tra i migliori del Portogallo.
A nord di Bucelas, ancora nell’entroterra, si trova la piccola regione di Arruda che si presenta come un delizioso paese delle favole: montagne, un vecchio castello in rovina, antiche strade romane, storici mulini a vento (oggi dotati di moderne turbine eoliche) e vigneti, principalmente di uva rossa. Dal 2002, i vini DOC Arruda,
possono includere uve internazionali come il Cabernet Sauvignon, Syrah, Chardonnay ed alcune uve provenienti da altre regioni, come Touriga Nacional e Touriga Franca. Lo stesso vale per le altre regioni DOC nella parte centrale dell’area vinicola regionale di Lisbona: Alenquer, Torres Vedras e Óbidos. In questo clima mite, l’uva
può maturare facilmente e produrre ottimi vini. Spostandosi verso Torres Vedras, incontiamo un clima più freddo influenzato sia dalla presenza dell’Oceano sia per la presenza della Serra de Montejunto. Quest’area concepisce vini bianchi secchi dalla bassa gradazione alcolica, nota come Vinho Leve. A nord di Alenquer troviamo
Óbidos, famosa anche per la bellissima cittadina medievale nota per la presenza del castello a fortezza, con torri e spalti merlati, risalte all’XII secolo d.C. La regione produce vini bianchi e alcuni dei migliori spumanti del Portogallo, oltre ad alcuni rossi chiari.
A ovest di Óbidos e toccata dalla brezza atlantica, si incontra la regione montuosa di Lourinhã dove la coltivazione di pere, mele, pesche e fichi si contendono lo spazio con i vigneti. La regione circonda la bellissima città di Leiria, famoso centro di pellegrinaggio di Fatima, insieme ai favolosi monasteri di Batalha e Alcobaça,
entrambi eletti come patrimonio mondiale dell’UNESCO. I suoi vini bianchi e rossi sono leggeri, freschi e poco alcolici.
DOP: Bucelas, Colares, Carcavelos, Alenquer, Torres Vedras, Arruda, Óbidos, Lourinhã, Encostas d’Aire

PENÍNSULA DE SETÚBAL - IGP PENÍNSULA DE SETÚBAL - 2 VINI DOP

La penisola di Setúbal si trova in tutto l’estuario del fiume Tejo, ed è collegata con Lisbona grazie alla presenza di due ponti. La penisola di Setúbal è il cuore di questa regione costiera. È un luogo vivace per il turismo locale durante il fine settima, soprattutto quello proveniente da Lisbona. In estate, le persone sono attratte dalle
dorate spiagge dell’Atlantico, che oltre all’oceano offrono eventi di surf e campionati di golf e più a sud, dove le insenature sono riparate dalle colline, si può visitare il bellissimo Parco Naturale Arrábida.
Tra le foreste di Arrábida troviamo gli alpeggi con le pecore che producono i famosi formaggi Azeitão. In materia di viticoltura, predominano i vigneti della varietà Moscatel denominati DOC Setúbal, vini dolci classici del Portogallo, Moscatel de Setúbal.
Il Vinho Branco Regional Península de Setúbal, si produce attorno alle paludi dell’estuario del Sado, un paradiso per gli uccelli e una ricca fonte di sale e riso. La coltivazione continua per altri 60 chilometri lungo la costa atlantica, fino alla cittadina di Sines, dove Il fiume Sado scorre attraversando la parte orientale della regione,
caratterizzata da un microclima che influenza fortemente il vino regionale. Questo vino può essere ottenuto da una grande varietà di uve, sia portoghesi che internazionali. Le vigne e le cantine sono un’attività fiorente, nonostante la crescente pressione da parte del mercato edile, che tenta di comprare lotti di terra per la
costruzione di immobili. Altro vino pregiato di questa regione, è il Palmela di categoria DOC. Per ottenerlo, questo vino deve contenere almeno il 67% dell’uva Castelão, ma di solito ne ha di più, con aggiunte di Aragonez, Cabernet Sauvignon, Syrah e Trincadeira. Escluso il Palmela DOC e la penisola di Setúbal, le uve Castelão di solito non sono molto coltivate. Ma la varietà Castelão, riscuote particolare successo in questi terreni caldi e sabbiosi. Grazie alla sua spremitura, i vini a cui da vita, sono fruttati, con alcol moderato e con i tannini maturi, che si evolvono pian piano con l’età. Per quanto riguarda i bianchi, generalmente sono secchi e profumati, di solito prodotti con tagli di Fernão Pires e Moscatel de Setúbal.
DOP: Setúbal, Palmela

ALENTEJO - IGP ALENTEJANO - 1 VINO DOP

Occupando un’area equivalente a un terzo del Portogallo, è una delle regioni che ha maggiormente richiesto il riconoscimento della qualità dei vini che produce.
Questa vasta area, che copre gran parte della metà meridionale del Portogallo, è diventata un importante produttore di vino negli ultimi anni, molti dei quali sono fruttati e facili da bere, predominanti nelle liste dei vini dei ristoranti di Lisbona.
L’Alentejo ha ottenuto il riconoscimento come regione di produzione nel 1989. L’ingresso del Portogallo nell’Unione Europea ha procurato un grande progresso nella viticoltura e nei processi di vinificazione. La tecnologia moderna, in particolare il controllo della temperatura, ha permesso di produrre vini eccellenti: bianchi morbidi
e rossi ricchi. L’eredità della regione sono i vigneti secolari che valorizzano e qualificano la ricchezza della sua produzione.
La regione dell’Alentejo è vasta e varia, ma solo il cinque percento della terra è dedicato alla produzione di vino. Una delle aree più interessanti è intorno alla città di Portalegre, in direzione del confine con la Spagna, dove l’altitudine e il clima freddo, offrono la produzione di vini molto eleganti. Attorno alle città di Évora, Borba,
Estremoz e Reguengos, la regione centrale è più calda e i vini sono caratterizzati da un’acidità equilibrata. Ancora più a sud, vicino a Beja, i miglior vini sono influenzati dal terreno che varia tra granito e scisto di gesso.
Solo in piccole porzioni delimitate nella regione, i vini prodotti possono guadagnare il soprannome di DOC Alentejo, suddiviso in otto diverse subregioni: Portalegre, Borba, Redondo, Vidigueira, Reguengos, Moura, Évora e Granja. Il resto della produzione invece, viene chiamata Vinho Regional Alentejano. È sempre più
esponenziale il numero di vini qui prodotti che vengono contrassegnati come “Vinho Regional Alentejano”. Alcuni di essi sono stati realizzati all’interno del DOC, ma al di fuori delle regole richieste per guadagnare poi il nome. Una lunga lista di uve è impiegata per la creazione del Vino Regionale Alentejano, tra cui molte varietà
straniere, come lo Syrah che è sempre più rilevante. Il momento più bello e piacevole per visitare l’Alentejo è aprile o maggio, quando la terra diventa verde con l’esplosione della primavera, evitando il caldo e la siccità dei mesi estivi. Meno del cinque percento della popolazione portoghese vive nell’Alentejo. La gastronomia vede
primeggiare il prosciutto umido e gustoso e la carne del “maiale nero”, un animale che si aggira liberamente nella foresta di Sobreiro.
DOP: Alentejo

ALGARVE - IGP ALGARVE - 4 VINI DOP

Questa è la regione più turistica del Portogallo. Presenta un clima mite ed offre più di 3000 ore di sole l’anno.
Negli ultimi 50 anni, molti vigneti dell’Algarve hanno lasciato il posto a campi da golf, complessi alberghieri e altri tipi di coltura oltre ai vigneti, ma che sono in rapida crescita grazie all’impianto di nuove viti. Queste nuove piantagioni sono collocate lontane dalla costa. Qui i vitigni tipici portoghesi convivono con quelli
internazionali, come Syrah e Cabernet Sauvignon. Negli ultimi anni sono stati registrati anche investimenti per la creazione di cantine rendendo questa regione promettente. Solo una sola cooperativa vinicola è ancora attiva in Algarve e si trova nella regione di Lagoa. L’Algarve ha un ambasciatore di spicco per il vino locale: la
pop star britannica Sir Cliff Richard, che possiede una vasta proprietà nella regione.
Ovviamente l’Algarve è una delle regioni più calde del Portogallo, ma il mare lo mantiene più freddo della parte meridionale dell’Alentejo, in particolare sulle colline panoramiche a nord. Così i vini bianchi e i rosati sono generalmente freschi e attraenti. Mentre i rossi sono aromatici ed eleganti.
Ci sono quattro subregioni DOC in Algarve: Lagos, Portimão, Lagoa e Tavira.
DOP: Lagos, Portimão, Lagoa, Tavira

MADEIRA - IGP TERRAS MADEIRENSES - 2 VINI DOP

I tipici vini liquorosi di Madeira sono rimasti praticamente invariati per oltre due secoli. Lontano dalla costa africana a 1000 km dalla terraferma portoghese, l’isola subtropicale di Madeira, è storicamente famosa per i suoi vini fortificati con la denominazione di origine “DOC Madeira”. Più recentemente, la vicina isola sabbiosa di
Porto Santo, ha un secondo DOC per i suoi vini non fortificati, “DOC Madeirense”. Le isole producono anche vini non fortificati etichettati con “IGP Terras Madeirenses”.
Quando il parassita della fillossera arrivò a Madeira alla fine del XIX secolo e uccise le viti, gli isolani ripiantarono l’area con viti ibride americane, che si dimostrarono più resistenti all’attacco di questo insetto. Più recentemente anche le uve da vino europee sono state ripiantate, sebbene quelle americane rimangano ancora in
coltivazione. I vini prodotti con questi ultimi vigneti non ricevono DOC o IGP, ma è interessante notare che i residenti apprezzano e bevono ancora questi vini, chiamati vini Mesa, essendo molto aromatici. L’uva bianca Verdelho è la più utilizzata per i bianchi e per il rosso, in generale è la Tinta Negra.
Bagnata nella Corrente del Golfo, l’isola di Madeira ha un clima mite, con una media di 22 ° C in estate, 16 ° C in inverno. Il clima temperato umido e il fertile terreno vulcanico, sono ottimi per produrre vini più maturi, nonché vini leggeri con alcol moderato.
Tornando indietro nel tempo, I primi esportatori di vini di Madeira, capirono che i loro prodotti viaggiavano meglio quando venivano arricchiti con un po ‘di brandy. Scoprirono anche che durante i lunghi viaggi in mare, accadeva qualcosa di miracoloso. Grazie alle temperature calde, il sapore si intensificava e si aromatizzava. I
produttori di Madeira successivamente, impararono ad imitare questo fenomeno, facendo invecchiare il vino al sole. Installando inoltre singolari tetti di vetro nei loro magazzini, per riprodurre il medesimo effetto.
I vigneti di Madeira, sono suddivisi in piccoli appezzamenti. Si trovano lungo terrazze, scavate e ricavate tra i pendii vulcanici. La maggior parte delle viti viene coltivata su pergole e la raccolta avviene tra metà agosto e ottobre. La sua caratteristica produttiva è l’interruzione della fermentazione del vino con l’aggiunta di alcool
neutro d’uva. Quando i lieviti hanno già prodotto una quantità adeguata di zucchero d’uva, si controlla la dolcezza desiderata. I vini sono classificati per metodo e per il tempo di invecchiamento. Sono prodotti con uve bianche tradizionali o Tinta Negra e sono conservati in botti di legno e fatti invecchiare per almeno 5 anni. I vini
Vintage, restano nel legno ad invecchiare anche fino a venti anni.
DOP: Madeira, Madeirense

AÇORES - IGP AÇORES - 3 VINI DOP

Le Azzorre sono un arcipelago di nove isole, molto distaccato dal continente europeo. Questo arcipelago è situato nella stessa latitudine di Lisbona ed è colpito dal clima incerto dell’Atlantico. Questo piccolo gruppo di isole ha paesaggi verdi lussureggianti, picchi e laghi vulcanici, grotte, pozzi di zolfo e colate laviche. I suoi
vigneti storici, sono così spettacolari che l’area di coltivazione sull’isola di Pico, è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO. La maggior parte dei vigneti delle Azzorre è coltivata all’interno di recinti, in piccole piazze circondate da pietre nere di roccia vulcanica. Le pareti di roccia proteggono le vigne dai venti freddi dell’Atlantico e
dall’eccesso di sale, tutto ciò in un scenario particolarmente suggestivo.
Le viti furono piantate nell’arcipelago all’inizio del XVI secolo. All’epoca, le isole servivano da scalo per i navigatori diretti verso il Nuovo Mondo. Nel 18 ° secolo, i vini dolci e fortificati sono diventarono abbastanza famosi. Le malattie delle viti, come la fillossera del 19 ° secolo, causarono l’abbandono di molti vigneti. Fu solo negli
anni ’80 e’90 che l’uva Verdelho e altre di buona qualità, iniziarono ad essere ampiamente ripiantate.
Attualmente, tre isole producono vino. Gran parte dell’isola di Graciosa ha lo status DOC. Questo dovuto allo stile più leggero dei sui bianchi, confezionati presso la cooperativa locale. Esistono altre due regioni DOC per i vini fortificati. In alcune zone costiere dell’isola di Pico e nella regione di Biscoitos, una piccola area nord
dell’isola di Terceira. Una quantità di vino Açores IGP, non fortificato e di buona qualità viene prodotto sia a Pico che a Terceira. Di questa produzione se ne occupano produttori privati ​​e su piccola scala, una cooperativa di Pico. La maggior parte dei vini sono bianchi, molto freschi, grazie al clima temperato. Ci sono anche vini
profumati, prodotti da varietà ibride, apprezzati soprattutto dagli isolani.
DOP: Graciosa, Biscoitos, Pico

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